ROMA, 26 OTTOBRE 2020 – Siglato stamattina un importante accordo di collaborazione tra il Direttore Generale di ADM, Marcello Minenna, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (AdsP MI), Sergio Prete, e il Presidente del CNR, Massimo Inguscio, per la realizzazione del Laboratorio Scientifico Merceologico del Porto di Taranto (LaMPoT).
Il progetto, approvato nel quadro del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) e del Tavolo Istituzionale Permanente (TIP) per l'Area di Taranto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l'obiettivo di creare un polo di analisi al servizio del Porto di Taranto, della sicurezza e salute dei cittadini e delle produzioni nazionali, in particolare nel settore agroalimentare.
ADM partecipa fornendo certificazioni analitiche di fede pubblica, attraverso il proprio personale e le competenze tecnico-scientifiche della sua rete di laboratori. Offre inoltre, in regime di mercato con la società partecipata Qualitalia Spa, il bollino di qualità e origine alle merci, quale strumento di qualificazione dei prodotti nazionali e sostegno alle aziende esportatrici.
ADM ancora centrale, assieme alle più importanti Istituzioni nazionali, per lo sviluppo del sistema portuale italiano e per il rilancio dell'economia e della logistica.
Il CNR svolgerà un ruolo centrale nella realizzazione del Laboratorio affiancando alle attività di analisi, attività di ricerca e sviluppo con l'obiettivo di costituire, a Taranto, un polo all'avanguardia per il controllo e la sicurezza delle merci e per la loro certificazione.
Questa iniziativa si colloca in un quadro generale di azioni che il CNR intende portare avanti per il rilancio e lo sviluppo economico e sociale dell'area tarantina.
I progetti di sviluppo del porto di Taranto, delineati nella programmazione strategica dell’AdSP MI, presuppongono l’attivazione e implementazione di servizi efficienti, a supporto dei traffici in import/export, che consentano un agevole movimentazione e trasferimento delle merci, senza colli di bottiglia, al fine di dotare lo scalo di ogni asset necessario ad uno sviluppo armonico e globale che ne soddisfi la vocazione di hub portuale e logistico.
La realizzazione del LaMPoT si presenta, pertanto, quale azione necessaria anche alla luce della ripresa dei traffici commerciali containerizzati al Molo Polisettoriale, sede del nuovo terminal contenitori gestito dalla San Cataldo Container Terminal SpA, controllata dal gruppo internazionale Yilport Holding Inc. La presenza di un laboratorio dedicato e ubicato nel porto di Taranto, che assicuri la possibilità di effettuare in loco le analisi sulle merci movimentate, consentirà allo scalo jonico di acquisire maggiore competitività nell’area mediterranea.