> ACCIAIERIE D'ITALIA - TARANTO
La componente industriale dei traffici del porto di Taranto è prevalentemente connessa alla produzione dell’acciaio, in considerazione della presenza dello stabilimento siderurgico dell’ex ILVA oggi Acciaierie d'Italia.
La ripresa della movimentazione legata all’operatività dell’acciaieria, specialmente se interpretata in ottica di sviluppo sostenibile - tutela dell’ambiente, rispetto del territorio, sviluppo della ricerca e dell’innovazione - rappresenta un importante elemento di competitività per le imprese locali del settore dei servizi di logistica industriale e un obiettivo di mantenimento dei traffici dello scalo.
Lo stabilimento siderurgico, privatizzato nel 1994 ed acquisito dal Gruppo RIVA, ha rappresentato sin dai primi anni ‘60 il motore fondamentale dell’economia di Taranto. Nonostante le ricorrenti crisi che hanno interessato la siderurgia nell’ultimo decennio, lo stabilimento di Taranto è riuscito a mantenere una posizione di rilievo nel mercato mondiale dell’acciaio. Dal 1º novembre 2018 ILVA entra ufficialmente a far parte del colosso franco-lussemburghese ArcelorMittal.
In data 15 aprile 2021 con l'ingresso dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. - Invitalia - nel capitale sociale di AM InvestCo Italy S.p.A., la denominazione è stata modificata in Acciaierie d'Italia Holding S.p.A.
L’acciaieria è a tutt’oggi il principale cliente del porto di Taranto:
4.589 m di banchine. Acciaierie d'Italia ha in concessione quattro sporgenti (numero 2, 3, 4 e 5) e una calata (numero 3) |
931.000 mq di aree operative |
pescaggio massimo di 25m |
Vi si sbarcano materie prime come minerale di ferro e carbon fossile, mentre prodotti siderurgici semilavorati e finiti sono oggetto sia di imbarco che di sbarco.
GALLERIA FOTOGRAFICA TERMINAL SIDERURGICO